Secondo l’ultimo censimento ISTAT del 2011 vi è un aumento sempre più importante delle famiglie con un solo genitore; inoltre, “il 90,5% dei genitori soli di sesso femminile vive in famiglie senza altre persone residenti; per i padri tale percentuale si attesta all’85,9%”.
Ma cosa vuol dire essere genitori soli?
Dal punto di vista dello sviluppo, crescere per lo più con un solo genitore vuole spesso dire restringere ampiamente la gamma di modi in cui si attraverseranno le Esperienze evolutive che sono la base del Sé (per una approfondimento del concetto di Esperienze di Base del Sé, vedi qui). Quindi, si aumenta il rischio per il bambino prima, e l’adolescente poi, di avere esiti evolutivi negativi e disequilibri di varia natura.
La Genitorialità, intesa come l’Attività Umana dell’allevare i figli, mette alla prova ogni persona adulta. Non bisogna, quindi, far sentire il genitore colpevole di situazioni che sono solo in parte sotto il suo controllo, né indugiare in atteggiamenti compassionevoli nei confronti dei figli. Un aiuto reale può basarsi solo sulla comprensione di quelli che sono i bisogni e le concrete difficoltà di chi è parte di una famiglia molto, troppo piccola.
In condizioni di forte stress, i Funzionamenti di Fondo (per un approfondimento di tale concetto vedi qui) importanti nell’essere genitori possono non emergere pienamente. A non funzionare più sono soprattutto la capacità di Condividere e di creare Alleanza con altre figure adulte, la capacità di stare in una Attenzione morbida e di Affidarsi all’altro che può fare al nostro posto. Rabbia e frustrazione minano l’Essere Determinati nel portare le proprie posizioni fino in fondo. Anche le capacità di recuperare spazi di Vitalità e di Gioco si perdono sotto le responsabilità della vita familiare.
Questi disfunzionamenti si ripercuotono sul rapporto col proprio figlio e sul suo sviluppo, così da innescare un circolo vizioso fatto di alterazioni che si incontrano e si alimentano a vicenda.
E’ oggettivo il peso che devono reggere i componenti di una famiglia monoparentale, che magari risulta da un lutto o da una separazione coniugale. E’ altrettanto oggettiva la possibilità di non dover per forza affrontare tutto da soli. La ricerca di un supporto è già parte del percorso utile a vivere meglio e donare serenità a chi conta di più accanto a noi.
Scritto con la collaborazione del dott. Marco Iacono, psicologo psicoterapeuta.