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L’insonnia è un disturbo del sonno che colpisce quasi la metà della popolazione italiana e si presenta maggiormente tra le donne e gli anziani.

L’insonnia, così come i vari disturbi del sonno, può avere varie cause scatenanti: 

  • fattori psicologici (stress, depressione, ansia)
  • fattori ambientali (mancata esposizione alla luce serale, uso di schermi televisivi o di altro tipo)
  • stile di vita (scarsa attività fisica, orari irregolari di addormentamento, uso di caffeina, teina e sostanze eccitanti in prossimità del sonno)
  • uso di alcuni farmaci o presenza di patologie mediche e neurologiche.

Purtroppo l’insonnia è un disturbo preso sotto gamba, a cui si tende a dare poca attenzione al punto tale che molti non lo riferiscono al medico curante. Bisognerebbe dedicarvi la giusta attenzione, considerati gli effetti che la mancanza di sonno può comportare. 

È risaputo, infatti, che l’insonnia trascurata e persistente espone al rischio di sviluppare ulteriori disturbi che compromettono la vita quotidiana (uso di sostanze, sintomi ansiosi e depressivi, mancanza di forze, scarsa concentrazione e difficoltà di attenzione, difficoltà nella memorizzazione, irritabilità , sonnolenza). È , dunque, fondamentale trattarla  appena insorge e non aspettare a lungo. 

COME SI RICONOSCE L’INSONNIA?

Si soffre di insonnia primaria quando:

  • si è insoddisfatti della quantità o qualità del proprio sonno
  • si ha difficoltà ad addormentarsi, si hanno frequenti risvegli o problemi a riaddormentarsi, ci si risveglia precocemente al mattino
  • tutto ciò capita almeno 3 volte alla settimana per 3 mesi e comporta un disagio significativo nella vita di tutti i giorni 
  • non deve essere causata da uso di farmaci o sostanze, non deve dipendere da altri disturbi e si presenta nonostante ci siano adeguate condizioni per dormire (in questi casi si parla di insonnia secondaria).

Può essere episodica se dura per almeno un mese ma meno di tre, ricorrente, se si presentano due o più episodi in un anno o cronica se dura per almeno 3 mesi; l’insonnia cronica espone al rischio di sviluppare depressione. 

CARATTERISTICHE DI CHI SOFFRE DI INSONNIA

Solitamente chi soffre di insonnia presenta pensieri rimuginativi, troppo presenti ed una difficoltà ad interromperli; generalmente questi pensieri hanno contenuti negativi o addirittura catastrofici; possono anche essere persone a cui tornano spesso in mente brutti ricordi.

Da un punto di vista emotivo, predominano la paure, l’allarme e un’assenza di calma; di solito queste persone vivono come in uno stato di iper-attivazione, con difficoltà a rallentare il ritmo di vita, a delegare, e a ritagliarsi momenti di riposo o inattività.

Sul piano fisiologico e posturale sono caratteristici un respiro toracico (l’aria che entra gonfia il petto e non la pancia) ed una simpaticotonia, in presenza di posture rigide, scattose e movimenti veloci e piccoli.

I RIMEDI PER L’INSONNIA

Ci sono vari modi per intervenire su questo problema.

Si può modificare il proprio stile di vita, introducendo o eliminando alcune abitudini, si possono utilizzare farmaci che aiutino l’addormentamento o tecniche di auto-rilassamento. 

Si possono intraprendere brevi percorsi anti stress mirati sul sintomo e con l’obiettivo di attenuarlo o di farlo sparire o, se l’insonnia non è l’unico disturbo ma si collega ad altre problematiche psicologiche, bisogna intraprendere un vero e proprio percorso di psicoterapia.

La psicologia Funzionale è un valido metodo di intervento, in quanto riduce i sintomi in tempi molto brevi. Questo tipo di intervento, infatti, agisce in modo diretto sul corpo della persona (attraverso tecniche di respirazione, immaginazione, movimento ed altre), consentendo all’organismo di riposarsi sperimentando esperienze di calma, benessere e rilassamento così da ripristinare la fisiologia del ritmo sonno-veglia.